Giornata tipo di una wedding planner

Giornata tipo di una wedding planner

Scritto il 24 Gennaio, 2014,

Oggi riflettevo sul fatto che spesso, attraverso questo blog o la pagina facebook di Tulle e Cannella, non parlo molto del mio lavoro quotidiano, quanto piuttosto di singoli avvenimenti, foto dei miei lavori o giornate particolari. Invece, credo che per farvi capire realmente il lavoro di un wedding planner, io debba descrivervi, con dovizia di particolari, quello che faccio ogni giorno per le mie spose e per la mia attività. Che è ben diverso, credetemi, dal fare fiocchi o giocherellare su Pinterest.

Oggi ad esempio la giornata è iniziata come al solito con il portare i monelli all’asilo (tra gridolini divertiti, corse per la casa e ritardi cronici). Una volta mollate le pesti sono ritornata a casa per il consueto cambio auto-scooter e lì mi sono fermata per circa 50 minuti per confrontarmi al telefono con una collega siciliana! Lo ammetto, la telefonata ha sballato tutta la mia scaletta mattutina, però si parlava del Sindadacato WPI – Wedding Planner Italia  di cui sono Vicepresidente, e la cosa mi sta troppo a cuore per accantonarla… perciò è stato comunque tempo speso bene.

Unione Wedding Planner Italia – www.wpi-italia.it

Detto ciò ho fatto un paio di telefonate per spostare alcuni incontri e sono riuscita a fare il sopralluogo al bellissimo Chiostro di Sant’Andrea delle Dame (per un evento aziendale last minute!) solo con pochi minuti di ritardo sulla scaletta di marcia.

Chiostro Sant’Andrea delle Dame – Napoli

Giunta in ufficio ho iniziato ad evadere la posta: email da cancellare, messaggi a cui rispondere e fornitori da contattare. Tra questi, la tipografia a cui confermare il tipo di carta per le partecipazioni di una coppia di sposi e le relative modifiche al loro invito. Poi mi sono occupata dell’evento last minute di cui vi parlavo sopra e ho contattato il catering per stilare un menu adatto alle richieste e al budget del committente. Tra un boccone e l’altro, sbocconcellato davanti al pc (eh lo so, non si dovrebbe fare ma è così il 90% delle volte!), ho contattato alcuni musicisti per il matrimonio di un’altra mia coppia di clienti e quindi ho inviato agli sposi una serie di brani musicali per il rito nuziale, per facilitare loro la scelta delle musiche prima dell’incontro con il direttore artistico, che non avverrà prima della prossima settimana.

Tutte queste operazioni sono state “disturbate” da altre telefonate, alcune piacevoli, come fornitori, familiari, colleghi… altre meno piacevoli come quelle di call center, venditori di pubblicità, ecc…

In tutto questo tempo, la mia scrivania, tanto bella perché in stile Shabby ma anche tanto piccola, è diventata un piccolo mercato affollato: fatture, preventivi, bigliettini da visita, bozze, penne di ogni colore e foggia, bicchierini di caffè e scarabocchi vari. E allora prima di lasciare l’ufficio ho cercato di mettere un po’ di ordine nel disordine creativo a me tanto caro.

Il caos creativo di Tulle & Cannella

 Qualcuno di voi potrebbe obiettare ‘e cosa ci dici del fatto che spesso sei su facebook? Allora vuol dire che non lavori così tanto come vuoi far credere?

È vero, se sono al PC, sono spesso collegata al mio profilo personale o a quello della pagina diTulle e Cannella. Un po’ per lavoro, per animare la pagina, farla crescere e condividere con voi foto, tendenze o altri spunti di conversazione. Un po’ perché mi fa compagnia, perché attraverso facebook contatto alcuni fornitori, mi confronto con i colleghi su varie problematiche o semplici curiosità, e poi perché sorrido con gli amici e con i loro post divertenti. Cosa quest’ultima che, nelle giornate frenetiche che affronta una mamma imprenditrice come me, non è cosa da poco!

La mia giornata lavorativa oggi termina un po’ in anticipo. Torno a fare la mamma, corro a casa preparo i monelli e li accompagno ad una festa. E già so che mi dovrò giustificare con loro per il mio ritardo che immancabilmente li fa essere sempre gli ultimi ad arrivare!

mamafight.blogspot.it

 E qui potrei parlarvi per ore del senso di colpa di #unamammaweddingplanner, ma questa è un’altra storia e forse un giorno ve la racconterò 

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